DOPO QUESTE PAROLE DEL PAPA IO CREDO CHE E' LECITO UN PO' ARRABBIARSI NON CREDETE??
Il Papa: "No alla logica del profitto"
Il cristiano rifiuta la logica del profitto, la disonestà e l’egosimo: lo ha affermato il Papa nel corso dell’omelia pronunciata nel corso di una messa che ha celebrato questa mattina a Velletri, in provincia di Roma. «La vita è in verità sempre una scelta: tra onestà e disonestà, tra fedeltà e infedeltà, tra egoismo e altruismo, tra bene e male», ha detto Benedetto XVI. «È necessaria quindi una decisione fondamentale: la scelta tra la logica del profitto come criterio ultimo nel nostro agire e la logica della condivisione e della solidarietà». Per Papa Ratzinger, «la logica del profitto, se prevalente, incrementa la sproporzione tra poveri e ricchi, come pure un rovinoso sfruttamento del pianeta. Quando invece prevale la logica della condivisione e della solidarietà, è possibile correggere la rotta e orientarla verso uno sviluppo equo, per il bene comune di tutti». «In fondo - ha detto ancora il Papa - si tratta della decisione tra l`egoismo e l`amore, tra la giustizia e la disonestà, in definitiva tra Dio e Satana». Di conseguenza, «oggi, come ieri, la vita del cristiano esige il coraggio di andare contro corrente, di amare come Gesù, che è giunto sino al sacrificio di sé sulla croce».
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Ogni giorno si impara qualcosa. Nella trasmissione “Anno zero” di giovedì 17 maggio sono stati citati dati e cifre che indicano che il Vaticano e la Chiesa cattolica, attraverso società ed enti religiosi di vario tipo, è titolare di circa il 20% del patrimonio immobiliare italiano!
Si tratta a ben vedere di una ricchezza enorme, e che non ha analogie all’estero, poichè significa in pratica che in Italia 1 abitazione su 5 appartiene al Vaticano, direttamente o indirettamente, e su quegli immobili la Chiesa non paga neppure l’ICI, neppure per gli immobili non adibiti a luoghi di culto, ma ad esempio ad attività commerciale, o abitativa (altro privilegio ingiustificato)
A ciò si aggiunga l’8 per mille delle dichiarazioni dei redditi, che lo Stato versa alla Chiesa (anche quando il contribuente non ha esercitato l’opzione: a meno che il contribuente non destini il suo 8 per mille ad altro scopo, quei soldi vanno alla Chiesa anche se non lo ha voluto apertamente!), ed è una cifra notevole, e altri 970 milioni circa di euro che lo Stato versa alla CEI (altra somma enorme di cui stranamente non si parla mai), altri due privilegi di cui altre confessioni cristiane e religiose non beneficiano in modo tanto cospicuo.
Qualcuno potrà obiettare che quel denaro serve a scopi caritatevoli e benefici, e in parte sarà anche vero, magari fosse sempre così.
Purtroppo però in buona parte quel denaro non va affatto ai poveri e ai bisognosi, perchè ad esempio, per quanto riguarda la gestione degli immobili e delle abitazioni, è stato dimostrato che il Vaticano si comporta come un qualsiasi speculatore immobiliare, o affarista che cerca di lucrare il massimo.
Sempre nella trasmissione citata, veniva indicato che negli ultimi anni per gli immobili di sua proprietà, soprattutto a Roma, il Vaticano ha alzato i canoni di locazione a cifre improponibili per molte famiglie, oppure semplicemente ha iniziato a non rinnovare i contratti di locazione e a sfrattare molti inquilini (anche quelli che pagavano regolarmente), per poi vendere quegli immobili a compagnie alberghiere o società immobiliari, lucrando cifre enormi.
Venivano intervistati inquilini paraplegici (che il Vaticano ha fatto sfrattare) e altri in situazioni di disagio, che gli enti religiosi non si sono fatti scrupolo di gettare in mezzo a una strada.
Notevole ipocrisia, non c’è che dire: da un lato tanti bei discorsi sulla famiglia e i valori cristiani, dall’altro il Vaticano getta le famiglie e i disabili in mezzo alla strada, e continua ad accumulare denaro.
Sarebbe ora che i fedeli aprissero finalmente gli occhi.
Si tratta a ben vedere di una ricchezza enorme, e che non ha analogie all’estero, poichè significa in pratica che in Italia 1 abitazione su 5 appartiene al Vaticano, direttamente o indirettamente, e su quegli immobili la Chiesa non paga neppure l’ICI, neppure per gli immobili non adibiti a luoghi di culto, ma ad esempio ad attività commerciale, o abitativa (altro privilegio ingiustificato)
A ciò si aggiunga l’8 per mille delle dichiarazioni dei redditi, che lo Stato versa alla Chiesa (anche quando il contribuente non ha esercitato l’opzione: a meno che il contribuente non destini il suo 8 per mille ad altro scopo, quei soldi vanno alla Chiesa anche se non lo ha voluto apertamente!), ed è una cifra notevole, e altri 970 milioni circa di euro che lo Stato versa alla CEI (altra somma enorme di cui stranamente non si parla mai), altri due privilegi di cui altre confessioni cristiane e religiose non beneficiano in modo tanto cospicuo.
Qualcuno potrà obiettare che quel denaro serve a scopi caritatevoli e benefici, e in parte sarà anche vero, magari fosse sempre così.
Purtroppo però in buona parte quel denaro non va affatto ai poveri e ai bisognosi, perchè ad esempio, per quanto riguarda la gestione degli immobili e delle abitazioni, è stato dimostrato che il Vaticano si comporta come un qualsiasi speculatore immobiliare, o affarista che cerca di lucrare il massimo.
Sempre nella trasmissione citata, veniva indicato che negli ultimi anni per gli immobili di sua proprietà, soprattutto a Roma, il Vaticano ha alzato i canoni di locazione a cifre improponibili per molte famiglie, oppure semplicemente ha iniziato a non rinnovare i contratti di locazione e a sfrattare molti inquilini (anche quelli che pagavano regolarmente), per poi vendere quegli immobili a compagnie alberghiere o società immobiliari, lucrando cifre enormi.
Venivano intervistati inquilini paraplegici (che il Vaticano ha fatto sfrattare) e altri in situazioni di disagio, che gli enti religiosi non si sono fatti scrupolo di gettare in mezzo a una strada.
Notevole ipocrisia, non c’è che dire: da un lato tanti bei discorsi sulla famiglia e i valori cristiani, dall’altro il Vaticano getta le famiglie e i disabili in mezzo alla strada, e continua ad accumulare denaro.
Sarebbe ora che i fedeli aprissero finalmente gli occhi.
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