In scena il monologo di Nando Dalla Chiesa Alla Salara il lavoro dei Ragazzi della Locride Si conclude venerdì con tre iniziative antimafia il ciclo d’incontri dedicati alle Vie della Legalità. Il forfait di Santoro Dibattito, mostra e teatro per ricordare Borsellino JESI – Le “Vie della Legalità” ci conducono alle parole di Paolo Borsellino, al suo discorso pubblico ai cittadini siciliani quel 23 giugno del 1992 a un mese esatto dalla morte di Giovanni Falcone e a poco meno di un mese dalla sua uccisione. Il magistrato parlava de “la bellezza del fresco profumo di libertà che fa rifiutare il puzzo del compromesso morale”. Per onorarne la memoria nell’anniversario dell’attentato di via D’Amelio (19 luglio 1992), l’assessorato alla Cultura in collaborazione con Matteo Secchi ha promosso una giornata di manifestazioni, spettacoli e riflessione popolare. Per non dimenticare. Si chiama “Il Profumo della legalità” e chiude il ciclo di incontri dedicati alle Vie della Legalità. L’appuntamento è per venerdì in piazza della Repubblica e alla Salara di Palazzo della Signoria. Non ci sarà Michele Santoro, come annunciato, per problemi di lavoro. Mancherà anche Lirio Abbate, lui per problemi di scorta. “Per ricordare Paolo Borsellino ma anche tutte le vittime della mafia - spiega l’assessore Valentina Conti - abbiamo articolato vari momenti: una mostra alla Salara de “I Ragazzi della Locride” (ore 18), poi il dibattito dal titolo “L’informazione come strumento di lotta alla mafia” (ore 18.15 alla Salara) e la rappresentazione del monologo teatrale scritto da Nando Dalla Chiesa “Poliziotta per amore” (piazza della Repubblica, ore 21) in memoria di Emanuela Loy, uccisa mentre scortava Paolo Borsellino. Alle 21.45 seguirà l’incontro “Chi ha paura muore ogni giorno” con Giuseppe Ayala (pubblico ministero, amico di Giovanni Falcone e dal 1992 deputato); Salvatore Borsellino (fratello del magistrato), Giuseppe Lumia (presidente della commissione parlamentare antimafia dal 2000 al 2001) e Rosario Crocetta (sindaco anti-mafia)”. “Per un giorno - aggiunge Matteo Secchi - la nostra città diventerà capitale morale di una guerra alla violenza e alla sopraffazione mafiosa, che ancora incute timore. C’è una forma di criminalità organizzata ovunque. La Mafia è un fenomeno che nasce dalle persone, non è solo in Sicilia e Campania dove è storicamente conosciuta, ma dappertutto…”. TALITA FREZZI, |
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1 commento :
Sembra di assistere ad una lenta costruzione di un sistema anti Falcone-Borsellino. E' evidente che i nostri poltici di giorno depongono fiori sulle tombe dei martiri e di notte tramano come tradirli. Troppi avvoltoi svolazzano intorno alle bare.
Il 18 luglio,a Palermo, si è svolto il convegno "La seconda Repubblica sul sangue di Falcone e Borsellino". Sono intervenuti grandi magistrati antimafia. Hanno ricostruito i fatti della strage e prospettato l'esistenza di partecipazioni esterne. Si è invocata verità e giustizia. In via D'Amelio ci fu una strage di Stato. I media hanno deciso di oscurare l'evento e ricordare Paolo martellando il paese con le immagini del presidente del Senato Schifani che depone una corona di fiori in onore del giudice. QUELLO CHE LORO NASCONDONO NOI DOBBIAMO DIFFONDERE.
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