sabato 7 luglio 2007

Una goccia d’acqua



Oggi vorrei parlarvi di, una provincia afroamericana nel nord dell’Ecuador con 77% di popolazione in stato di povertá; 1 bambino su 3 denutrito crónico; il 38% dei bambini al di sopra dei 5 anni é económicamente attivo; un sistema educativo insufficiente tanto che solo il 18% della popolazione accede all’istruzione superiore. Il tutto da aggiungere ad un sistema economico depresso e un panorama político corrotto e constantemente sull’orlo del tracollo. Non so se fa piu male la situazione di per sè o la normalità con cui essa si vive. Perché, senza cercare giustificazioni alle nostre evidenti colpe, capisco che il così detto Primo Mondo si sia adagiato sugli allori, che altro non sono che le teste di milioni di persone. Ma ciò che fa ancor piu male è l’assoluta normalità con cui ad Esmeraldas ci si fa lustrare le scarpe da un bambino, si raccoglie un mendicante morto dopo due giorni, si contratta una prostituta incinta di vari mesi. Per non parlare della disarmante normalità con cui una classe dirigente di stampo simil feudale sta conducendo il paese verso Trattato di Libero Commercio con gli Stati Uniti o il Plan Colombia.

Lo stato di negligenza e rassegnazione, locale e globale, che vive questo paese trova espressione solo nelle parole di Edoardo Galeano: l’America Latina un continente dalle vene aperte. Una emorragia costante che non si tenta neppure di tamponare, che ruba forze, energia, vita a questo continente. Perché c’è un’unica soluzione che i paesi dell’America Latina riescono ad adottare: in nome della mancanza di risorse, si svendono le risorse. Esmeraldas, chiamata provincia verde dell’Ecuador, ha dato il via libera alla nipponica EucoPacifico per la piantagione di 2000 ettari di eucalipto, albero totalmente estraneo al medioambiente locale, destinato a prosciugare il terreno in pochissimi anni. 70.000 barili di petrolio ogni anno vengono succhiati, raffinati e poi pompati dalla Petroecuador di Esmeraldas. L’oro nero sfiora la vita degli esmeraldeñi ma senza modificarla: solo il 30% di chi lavora nella raffineria é della cittá e ricopre le manzioni piú basse. Quello che sí rimane é l’inquinamento delle acque e dell’aria che la raffineria provoca. Ad Esmeraldas si produce cacao e si importa cioccolato, si produce zucchero e si importano caramelle, si produce caffé si importano polverine solubili


In questa provincia, come una goccia d’acqua (come diceva madre Teresa: siamo solo una goccia nell’oceano ma se non ci fossimo all’oceano mancherebba questa goccia) è nato un progetto: un dispensario medico nella comunità di Las Penas (provincia di Esmeraldas), una comunità afro la cui economìa di sussistenza è basata sulla pesca di gamberetti. Un dispensario medico di pronto intervento, considerando le distanze dalle strutture ospedaliere.


Luigi Rigamonti



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