sabato 25 agosto 2007

Cessate il fuoco


Il bollettino settimanale delle guerre e dei conflitti in corso n. 34 - 2007 dal 16/8 al 22/8

Questa settimana, in tutti i paesi ancora in guerra, sono morte almeno 936 persone

Iraq
Questa settimana sono morte almeno 555 persone (532 iracheni e 23 militari della Coalizione). Dall’inizio dell’anno i morti sono almeno 22.279

Israele e Palestina
Questa settimana sono stati uccisi 13 palestinesi nei raid dell'esercito israeliano. Dall'inizio dell'anno i morti sono almeno 364
Afghanistan
Questa settimana sono morte almeno 89 persone (di cui 20 civili, 50 talibani o presunti tali, 15 militari afgani e 4 soldati della Nato)
Dall’inizio dell’anno i morti sono almeno 4.452 (1.107 civili, 2.683 talibani o presunti tali, 518 militari afgani, 148 soldati della Nato)

Somalia

Questa settimana la guerra ha causato 25 morti. Dall'inizio dell'anno i morti sono almeno 1.766

Kenya
Questa settimana la guerra ha causato 13 morti. Dall'inizio dell'anno i morti sono almeno 214
Bangladesh Comunisti
Questa settimana sono morte almeno 2 persone. Dall'inizio dell'anno i morti sono almeno 76

India Nord Est
Questa settimana sono morte almeno 13 persone. Dall'inizio dell'anno i morti sono almeno 689

India Kashmir
Questa settimana sono morte almeno 18 persone. Dall'inizio dell'anno i morti sono almeno 497

India Naxaliti
Questa settimana sono morte almeno 7 persone. Dall'inizio dell'anno i morti sono almeno 318
Nepal Maoisti
Questa settimana sono morte almeno 2 persone. Dall'inizio dell'anno i morti sono almeno 69

Pakistan Belucistan
Questa settimana è morta almeno 1 persona. Dall'inizio dell'anno i morti sono almeno 149

Pakistan aree tribali
Questa settimana sono morte almeno 89 persone. Dall'inizio dell'anno i morti sono almeno 1.558

Sri Lanka
Questa settimana sono morte almeno 37 persone. Dall'inizio dell'anno i morti sono almeno 1.971
Thailandia del Sud
Questa settimana sono morte almeno 4 persone. Dall'inizio dell'anno i morti sono almeno 330

Filippine Islamici
Questa settimana sono morte almeno 62 persone. Dall'inizio dell'anno i morti sono almeno 316
Filippine Npa
Questa settimana sono morte almeno 3 persone. Dall'inizio dell'anno i morti sono almeno 113

Cecenia e Inguscezia
Questa settimana sono morte almeno 3 persone dall'inizio dell'anno i morti sono almeno 566

domenica 19 agosto 2007

Le 25 leggi più strane del mondo


Paese che vai, legge che trovi. Come quelle ridicole o comunque strane che ha scovato il "Times" in giro per il mondo. Sapevate, ad esempio, che in Francia è proibito chiamare un maiale "Napoleone" o che in Alabama è proibito avere gli occhi bendati mentre si guida? Ma anche che a Miami, in Florida, non si può fare skateboard in una stazione della Polizia, mentre nel Vermont una moglie deve avere il permesso scritto dal marito per farsi mettere i denti finti?

Norme insolite, in una classifica tutta da leggere. E, ovviamente, da ridere:
1) La testa di una balena morta trovata sulle coste inglesi appartiene al Re, mentre la coda è della Regina (nel caso in cui ne avesse bisogno per farsi fare un busto).
2) In Bahrain, un ginecologo maschio può visitare una donna, ma non può guardarle direttamente le parti intime e le può vedere solo attraverso il riflesso di uno specchio
3) A Londra, è illegale fermare un taxi e salirci sopra se si ha la peste
4) Nel Vermont, le donne hanno bisogno del permesso scritto del marito per mettere i denti finti
5) A Boulder, in Colorado, è illegale uccidere un uccello entro i confini della città, come pure possedere un animale domestico: legalmente parlando, gli abitanti di Boulder sono esclusivamente "pet minders", ovvero badanti degli animali
6) Nella città di York si può uccidere uno scozzese all’interno delle antiche mura della città, ma solo se questi ha in mano arco e frecce
7) A Chester, gli uomini gallesi non possono entrare in città prima dell'alba e restarvi dopo il tramonto
8) Nel Kentucky, non si può portare un'arma di nascosto lunga più di 6 piedi (182 centimetri)
9) In Florida, le donne non sposate che fanno paracadutismo di domenica rischiano la galera
10) In Gran Bretagna, un uomo che si trova costretto a urinare in pubblico, lo può fare solo se mira alla ruota posteriore della sua auto e tiene la mano destra sul veicolo
11) In San Salvador, gli autisti ubriachi possono essere uccisi da un plotone di esecuzione
12) A Londra i "Freemen" (onorificenza medievale) possono condurre le pecore giù per il London Bridge senza pagare alcun dazio e possono inoltre portare le oche lungo il Cheapside
13) In Inghilterra, tutti gli uomini al di sopra dei 14 anni devono esercitarsi due ore al giorno con l’arco
14) In Indonesia, la pena per la masturbazione è la decapitazione
15) A Miami, in Florida, è illegale andare con lo skateboard in una stazione di Polizia
16) Nel Lancashire, nessuno può incitare un cane ad abbaiare, dopo che un poliziotto gli ha intimato di smettere
17) In Inghilterra, una donna incinta può partorire da sola, dove vuole. Perfino, se lo desidera, nel casco di un poliziotto
18) Le navi della marina inglese che entrano nel porto di Londra devono rifornire con un barile di rum il governatore della Torre di Londra
19) In Ohio, è contro la legge prendere un pesce azzurro
20) In Alabama, è illegale per un autista guidare bendato
21) Secondo le leggi inglesi sull’evasione fiscale del 2006, è illegale non dire a un agente del fisco qualcosa che voi non volete che lui sappia, sebbene non dobbiate dirgli qualcosa che non pensate che lui debba sapere
22) In Francia, è proibito chiamare un maiale "Napoleone"
23) È considerato tradimento mettere il francobollo raffigurante il Re inglese capovolto
24) Non si può morire in Parlamento
25) È proibito per un taxi di Londra trasportare cani rabbiosi o salme

La fine di un'estate



JESI Addio cinema gratuito in piazza della Repubblica. E' ormai definitiva la sospensione della mini-rassegna di dodici film organizzata in extremis dal Comune in sinergia con l'associazione Collarte. Se ne riparlerà eventualmente il prossimo anno. «Abbiamo deciso di bloccare le proiezioni di Dvd per non incorrere in problemi legali - confessa Matteo Secchi di Collarte -: mancavano le autorizzazioni delle case distributrici e per ottenerle sarebbero stati necessari dai tre ai quattro mesi. Le abbiamo davvero tentate tutte, ma, purtroppo, non c'è stato nulla da fare. Meglio stoppare il cinema ed evitare querele al Comune». Resta solo un bel ricordo, pertanto, il bagno di folla per "Manuale d'amore 2", primo e unico film della rassegna proiettato sul maxischermo di piazza della Repubblica. «Il dispiacere è grande - prosegue Secchi - Soprattutto se penso ai tanti ragazzi dell'associazione che con impegno, e gratuitamente, hanno lavorato durante luglio e agosto per organizzare l’iniziativa. Per questo li ringrazio di cuore. Abbiamo cercato fino all'ultimo di ripristinare il cinema, anche considerando i cineforum di vari paesi della Vallesina che proseguono senza intoppi». A quanto sembra, infatti, della rassegna cinematografica jesina iniziavano addirittura a parlare alcune grandi case distributrici come la Warner e la Medusa, che, probabilmente, avrebbero minacciato denunce qualora le proiezioni gratuite fossero proseguite. Infastidito dal cinema in piazza anche Giometti, proprietario della Multisala di via Marco Polo e dei quattro cinema della città (Olimpia, Diana, Politeama, Astra). «A sollevare il problema dei permessi - aveva infatti confermato qualche giorno fa il sindaco Fabiano Belcecchi - E' stato anche un collaboratore di Giometti». Ad ogni modo, i cinque-seimila euro scovati in bilancio e destinati alle iniziative estive non andranno persi. «Abbiamo stipulato dei contratti giornalieri di noleggio del materiale per le videoproiezioni - precisa Matteo Secchi - Per cui il Comune non ha perso nulla». Tutte confermate, invece, le altre iniziative in programma, dagli spettacoli teatrali di piazza delle Monnighette al concerto di Matthew Lee (14 settembre). In questi giorni, inoltre, l'associazione Collarte sta tentando di organizzare anche in città il V-Day, lanciato da Beppe Grillo e previsto eventualmente per l'8 settembre al Parco del Ventaglio. Si sta facendo comunque sentire la mancanza di un assessore alla Cultura che avrebbe potuto gestire direttamente la situazione, invece di delegare completamente le responsabilità all'associazione Collarte. Solo qualche incontro, infatti, per il sindaco, ma nulla di più. E anche i suoi alleati cominciano a preoccuparsi. «Il mio auspicio - dice ad esempio Giorgio Berti dell'Ulivo - è che alla Cultura sia nominato qualcuno vicino a Rifondazione al fine di recuperare un partito importante della nostra coalizione». E sulla sospensione del cinema in piazza? «Non facciamone una tragedia - consiglia sempre Berti - Archiviamo questa negativa esperienza sperando che sia il Consiglio comunale, e non il futuro assessore alla Cultura, ad indicare contenuti e proposte per Jesi Estate 2008».

di MATTEO TARABELLI

giovedì 16 agosto 2007

A caccia di emozioni


Fa freddo.
Sono fuori dal rifugio ed è appena smesso di nevicare, lasciando spazio al vento.
Guardo i nuvoloni che avvolgono tutte le cime, aspettando un tramonto che quasi sicuramente farà il suo corso di nascosto. Le mie speranze relative alla scalata di domani, dopo due giorni non proprio fortunati stanno svanendo.
Sembra banale dire che le più grosse soddisfazioni arrivano quando meno te lo aspetti ma è vero.
Sarà solo una vecchia credenza, o la strana ironia della sorte, ma anche questa volta ne ho avuto la conferma.
Le previsioni davano il meglio, io mi sentivo a posto, insomma tutto perfetto.
Ho guardato a lungo la vetta del Gran Paradiso, mentre veniva incendiata dalle luci del tramonto, pregustando il momento nel quale avrei potuto passeggiarci sopra.

Non avrei mai immaginato che il mio ginocchio mi bloccasse appena sotto la parete.
Sono rimasto li, a guardare i miei amici allontanarsi come due puntolini, nel bianco del ghiacciaio ancora insonnolito, mentre il sole stava per spuntare dalle cime prima di tornare lentamente indietro, giù per la morena, dicendomi :"Domani andrà meglio".
Domani è arrivato, insieme a lui la pioggia.
Due obiettivi su tre sono già andati, è rimasto solo un giorno.
Ancora aspetto, aspetto uno spiraglio di cielo azzurro, un raggio di sole che mi dica che domani farà bello ma niente.
Mi rassegno, incamminandomi nuovamente verso la porticina del rifugio.
Un'istante, una lama di luce infuocata tinge di rosa il ghiacciaio.
Mi giro e torno di corsa all'inizio della neve.
Le pareti non sono più nere, e i grigi nuvoloni si sono trasformati in batuffoloni dai mille colori.
Il segno è arrivato, un'emozione incredibile, uno spettacolo mozzafiato.
Prendo la mia macchina fotografica, e scatto, luce, colori, l'immagine che vedo, l'avevo già dipinta, prima, nella mia fantasia... ora è mia... per sempre!
Un' istante e il sole sparisce definitivamente dietro le guglie.

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Alle 4 è ancora buio, nel ghiacciaio, e l'oscurità è segnata solo dalle luci delle nostre frontali e da una miriade di stelle. Il segnale era giusto, è una giornata splendida, e le cime iniziano a brillare una ad una alle prime luci dell'alba.

Saliamo, sono troppo felice di essere qui, lo spettacolo è incredibile le delusioni dei giorni precedenti ormai cancellate.
Un mare bianco, perforato da aguzze torri di roccia che graffiano il cielo azzurro.
Sulla cresta sembra di volare.
Una stretta di mano, un abbraccio con compagni, un'altra semplice giornata in montagna è passata, segnando nella mia mente, in maniera indelebile, emozioni.

lunedì 6 agosto 2007

La vertigine non è paura di cadere.. ma voglia di volare


Il termine tradimento deriva dal latino trādere, che significa 'dare, affidare, consegnare'.
In generale, indica il venir meno alla fede data, in senso più esteso, significa rivelare inopportunamente; in senso figurato venir meno a qualcuno, mancargli.
Esistono varie forme di tradimento, che possono anche coesistere: per esempio, venire meno ad un impegno, deludere la fiducia, infrangere un patto. In ogni caso, il tradimento è sempre un atto, un’azione, che muta l’andamento e il senso dei rapporti tra le persone, delude la fiducia, le aspettative, infrange un legame e una continuità, in seguito al quale si separa un prima e un dopo.

Contesti ed emozioni
Il tradimento, dell’Altro, come di se stessi, si definisce in una dimensione relazionale, perché è il frutto di relazioni e interazioni. La persona tradita si trova a dover fronteggiare una sensazione smarrimento e di vuoto, che si accompagnano alla perdita improvvisa del senso della propria esistenza. Affinché si possa parlare di tradimento, però, vi devono essere delle aspettative razionali ed emotive di lealtà, oltre che relazioni ed interazioni basate sulla fiducia. Il tradimento si presenta dunque come un evento del tutto inatteso, in seguito al quale i rapporti tra traditore e tradito e l’immagine individuale, non saranno più gli stessi, ma verranno ridefiniti in base a quell’evento. Il tradimento ha le sue basi nella e dalla condivisione, il senso del Noi collettivo da cui uno dei soggetti si allontana e di cui tradisce l’appartenenza.

Le costanti del tradimento
I tradimenti presentano alcuni elementi in comune:
ciò che si tradisce è la relazione, da cui uno dei partecipanti si allontana e di cui impone una ridefinizione;
il tradimento è potenzialmente presente in ogni forma di comunicazione, in quanto ogni messaggio è interpretabile in innumerevoli modi, a seconda dei soggetti coinvolti nella comunicazione e del tipo d’interazione che intercorre tra loro;
affinché si possa parlare di tradimento, esso deve essere percepito e definito come tale da chi ne è coinvolto;
il mutamento dei partecipanti, nel corso di una relazione, a volte, viene percepito come un tradimento e può indurre all’allontanamento reciproco;
il tradimento è asimmetrico, nel senso che esiste un divario tra le aspettative personali e la realtà dei fatti, tra l’immagine dell’altro attesa e quella effettiva;
il tradimento è asincrono: per il traditore, il tempo viene percepito come dilatato, per il tradito, contratto.

Il tradimento come mezzo di crescita ..?
Alcuni Autori, come Hillman, sostengono che il tradimento subito possa costituire un mezzo di crescita e di formazione dell’autonomia individuale.
Secondo Lui, è necessario infrangere la fiducia primaria, per permettere ai rapporti di evolvere, per imparare a distinguere l’Altro dal Sé e per apprendere a fidare e a diffidare.
Questo, inoltre, permetterebbe di acquisire la consapevolezza sia di poter essere traditi, sia di essere dei traditori potenziali. Altri Autori, d’altro canto, prendono le distanze da tale concezione pedagogica o educativa, in quanto ritengono che un tradimento agito con intenzionalità si definisce ‘inganno’ e, come tale, non può avere una valenza positiva sul processo della crescita. Al contrario, invece, può spingere irrimediabilmente verso il perpetrarsi di un circolo vizioso, in cui il tradito diventa, a sua volta, traditore.
In questo senso, è necessario trasmettere, più che la sfiducia, la fiducia, in modo da porre le condizioni per poterla trasmettere, a propria volta, alle generazioni successive. La scoperta della possibilità di tradire e di essere traditi fa parte di un sano processo di crescita, ma questo è ben differente dal mettere in atto volontariamente un tradimento, nell’intenzione di favorire tale processo. Sarà proprio la fiducia di base, costruita e veicolata grazie alle prime relazioni con le persone significative per il bambino, ciò che consentirà di stabilire relazioni basate sull’af-fidarsi reciproco.

Il tradimento nel tempo ...
Nel tempo, a livello sociale e culturale, è stato costruito un profilo ‘tipo’ del traditore, connotato in modo estremamente negativo. Anche la psicoanalisi tende a trattare il tradimento come una patologia, derivante da un difetto di socializzazione, come sintomo di una personalità disturbata che, in quanto tale, deve essere trattato.
La distinzione netta tra traditori e traditi, in base a elementi specifici di personalità, in molti casi, assolve la funzione di definire, incasellare e, in ultima analisi, distanziare da sé il rischio potenziale di un tradimento, perpetrato o subito, che può riguardare qualsiasi individuo. La concezione del tradimento cambia, a seconda delle epoche storiche, oltre che dei contesti socioculturali in cui si colloca.Il tradimento mette in discussione l’ordine prestabilito, la realtà a cui si appartiene. Non sembra un caso che i tradimenti siano più frequenti nei momenti di transizione.
Nel mondo moderno, il tradimento riguarda la coscienza individuale, rappresenta un’infrazione alle regole dei sentimenti e delle interazioni personali. Quelli che vengono traditi sono gli individui e le relazioni che si hanno con essi.
Di fronte alla complessità, al rischio, vi sono due alternative: la creazione di reti di collaborazione, di cooperazione, di sostegno, per costituire comunità fiduciarie in cui inserirsi e sentirsi, almeno parzialmente, al sicuro. In pratica, si sceglie di non tradire, per non essere traditi, oppure si ricorre all’inganno, al tradimento, ogni volta che si presenta l’opportunità.Queste due forme di ‘riduzione della complessità’, cioè di semplificarsi la vita, non si escludono a vicenda, ma possono coesistere, intrecciarsi e alternarsi nei singoli individui.
Questo, per certi versi, è il risultato della pluriappartenenza sociale dell’individuo, che lo può portare a tradire alcuni contesti, ma non altri, al punto da non poter essere etichettato in toto come traditore. L’emblema più rappresentativo di questa pluriappartenenza è costruito da Internet, un mondo in cui la vita viene definita semplicemente come "un'altra finestra" (Turkle).

sabato 4 agosto 2007

Hiroshima 62 anni anni dopo


Sono passati 62 anni. I sopravvissuti - gli Hibakusha - che nel 1945 erano già abbastanza grandi da poterci oggi raccontare ciò che è successo, sono ormai vecchi, molto vecchi, quasi tutti morti per le
conseguenze di quel bombardamento. I morti immediati furono 140.000 a Hiroshima e 70.000 a Nagasaki. Ma nel corso dei decenni nessuno è stato in grado di tenere la macabra contabilità delle centinaia di migliaia di persone che hanno sofferto e sono morte per le conseguenze, al rallentatore, della radioattività. Coloro che rimangono, però, sono più attivi che mai. Anche Seiko Ikeda, sopravvissuta, continua a ripetere: “Prima di morire voglio vedere un mondo che ha messo al bando ed eliminato tutte le bombe atomiche. Solo così potrò riposare in pace.”
E invece il nucleare militare riprende energia. Gli USA e la Russia stanno producendo nuovi ordigni nucleari. La Gran Bretagna vuole varare un costosissimo programma di ammodernamento dei suoi micidiali sottomarini nucleari Trident: ciascuno di essi già oggi possiede una capacità distruttiva di 640 volte la bomba che distrusse Hiroshima. Il neo-presidente francese Sarkozy rilancia il ruolo strategico della“force de frappe” nucleare. E la Cina sperimenta nuovi missili intercontinentali capaci di caricare testate atomiche.
Gli Stati ufficialmente nucleari, con il Trattato di Non Proliferazione nucleare, si erano impegnati a smantellare i propri arsenali. Tutti gli altri a non produrre né acquisire in alcun modo armi nucleari. Oggi invece siamo in piena proliferazione. Abbiamo sentito molto parlare di Corea del Nord e di Iran, ma nessuno che ricordi mai che anche le Potenze nucleari si sono assunte un impegno che non stanno rispettando.
Il Segretario Generale uscente delle Nazioni Unite, Kofi Annan, in uno dei suoi ultimi discorsi, affermò: “Le Potenze nucleari esigono che la priorità sia data alla lotta contro la proliferazione; gli altri Stati invece chiedono che si cominci con il disarmo degli Stati nucleari. Ciascuno chiede che siano gli altri ad agire per primi. In questo modo ci troviamo come su un grande aereo, senza alcun pilota ai comandi, diretti a velocità supersonica verso il disastro”.
E Karl Blix (addirittura lui!!!), nelle conclusioni del suo rapporto sulle armi di distruzione di massa, afferma: “Finché anche una sola arma nucleare continuerà a svolgere un ruolo importante nella strategia militare di una qualche potenza, tutti gli altri Stati ne vorranno possedere”. L’unico vero strumento in grado di garantire la non proliferazione è il disarmo.
La Repubblica italiana ha come fondamento costitutivo, a meno di snaturarne totalmente la storia, la cultura e la coscienza, il ripudio della guerra e l’affermazione del diritto internazionale che rende la guerra degli Stati illegale.
Cosa succederebbe se, trovandoci di fronte ad un nemico considerato invincibile, passasse di nuovo l’idea terribile che ogni arma è lecita, persino quella che può portare alla distruzione dell’intera umanità?
Per questo, in occasione dell’anniversario di Hiroshima e Nagasaki, verrà lanciato in positivo il messaggio per “Un futuro senza atomiche”, con una proposta di Legge d’iniziativa popolare per dichiarare l’Italia un paese libero da armi nucleari (vedi: www.unfuturosenzatomiche.org).
Permettendo la presenza di 90 bombe atomiche sul proprio territorio italiano, la stessa Italia è in violazione degli obblighi internazionali. Come chiede in quell’appello accorato Kofi Annan, si vuole che l’Italia agisca per prima, rimediando ai suoi errori. Solo così sarà possibile chiedere con maggior forza e determinazione anche agli altri di rispettare i loro obblighi. Facciamo, tutti assieme, il primo passo verso un mondo finalmente libero da armi nucleari.

giovedì 2 agosto 2007

La compañía se llama Barrick Gold.


Nella valle di san Felix, l'acqua piú pura del Cile scorre nei fiumi alimentati da due ghiacciai. Grandissimi giacimenti d'oro, argento e altri minerali sono stati individuati sotto a questi ghiacciai. >Per arrivare a questi giacimenti, sará necessario rompere e quindi distruggere questi ghiacciai, - niente di cosí folle é mai stato concepito nella storia del mondo, (forse si) - e fare due grandissimi buchi, ognuno dei quali sará grande come una montagna, una per l'estrazione e l'altro per lo scarico della miniera. Questo progetto si chiama PASCUA LAMA. La compagnia si chiama Barrik Gold. L'operazione é stata pianificata da una multinazionale della quale é membro George Bush padre. Il governo cileno ha approvato il progetto che doveva cominciare giá nel 2006. L'unico motivo per cui non é ancora cominciato é perché i contadini hanno ottenuto una sospensione dei lavori. Se distruggono i ghiacciai, non distruggono solo questa speciale fonte d'acqua pura, ma inquineranno anche i due fiumi, cosí che non saranno piú adatti al consumo sia umano che animale dovuto al cianuro e all'acido solforico usato nel processo di estrazione. Tra l'altro tutto l'oro che sará estratto verra inviato tutto alla multinazionale straniera e non ci sará nessun guadagno per la gente che vive in questi luoghi. A loro resteranno l'acqua avvelenata e le conseguenti malattie. I contadini hanno abbastanza tempo per lottare per la propria terra, peró non hanno potuto usufruire della televisione perché il ministero dell'interno lo ha proibito. L'unica speranza per bloccare questo progetto é ottenere l'aiuto della Giustizia Internazionale. Il mondo deve sapere quello che sta succedendo in Cile. Il posto dove si puó cominciare a cambiare il mondo é questo.
Per maggiori informazioni o per i piu diffidenti andate sul sito della barrick:www.barrick.com dove potete trovare il progetto per intero qua ve ne ho riportato solo una parte.

Pascua-Lama (Project)

- Reserves: 17.0 Moz of gold for Canadian reporting purposes

- Construction Cost Estimate: $2.3-$2.4B 1

- Production: 750,000-775,000oz 2

- Total Cash Cost: $40-$50/oz 2

- Construction period: ~3 years

Pascua-Lama has proven and probable reserves of 17.0 million ounces of gold, and contains 689 million ounces of silver, and 565 million pounds of copper, within the gold reserves.3 It has an estimated mine life of 23 years. Located on the border of Argentina and Chile, this project will benefit from existing infrastructure, processing, staffing, and community development programs at Barrick’s Veladero mine, within ten kilometers.


Proven and Probable Reserves (at $475 per ounce)

Tons (000) Grade (ounces/ton) Contained Ounces (000)
390,985 0.043 16,988

Pascua-Lama’s average annual production in the first five years is expected to be 750,000-775,000 ounces of gold and 35 million ounces of silver at total cash costs of $40-50 per ounce of gold. Life-of-mine annual production is expected to average about 600,000 ounces of gold and 23 million ounces of silver at total cash costs of $130-160 per ounce of gold. An open pit mine, the processing facilities envision a 45,000 ton per day processing facility. The updated capital cost estimate is $2.3-2.4 billion, an increase from the 2004 estimate of $1.4-1.5 billion reflecting design improvements, changes and inflationary pressures affecting the mining industry. While the capital required is higher, operating costs have been reduced from the 2004 estimate of $90-100 per ounce to $40-50 per ounce for the first five years. Pascua-Lama’s costs are expected to be near the bottom of the operating cost curve for the industry.