sabato 1 dicembre 2007

Uccide la moglie e sconta solo due giorni di carcere

Quattro anni fa uccise la moglie a coltellate davanti alla figlia allora sedicenne. Renato di Felice, palermitano di 58 anni, grazie all'ordinanza di scarcerazione del gip, passò solo due giorni in carcere. Da allora non ci è più tornato e probabilmente non ci tornerà. È di ieri, infatti, la sentenza del gup Marco Mazzeo che ha condannato a sei anni questo padre di famiglia che, dopo una vita di umiliazioni, vessazioni e violenze subite in famiglia, il 24 ottobre del 2003, dopo l'ennesima aggressione della moglie, si era lanciato contro di lei e l'aveva uccisa con due coltellate. Quel giorno la donna, ginecologa dell'ospedale Cervello, aveva malmenato e preso a morsi la figlia. E lui aveva perso la testa. Era andato in cucina, aveva preso un coltello e con due colpi, uno alla schiena e l'altro al fianco, aveva ammazzato la moglie. A salvare Di Felice dal carcere, il rito abbreviato e tutte le attenuanti concesse dal giudice nella sentenza di ieri. Dei sei anni per omicidio volontario, infatti, tre saranno spazzati via dall'indulto, mentre gli altri tre potranno essere scontati con una pena alternativa alla carcerazione.

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