mercoledì 6 agosto 2008

Intervento di Lirio Abbate a Il profumo della Libertà





Caro Matteo, eccoti un breve intervento per scusarmi di non poter essere con voi.
Mi scuso di non essere presente alla Vostra iniziativa. Il titolo dell'appuntamnto che avete voluto dare: "Il profumo della libertà", riprendendo le parole di Paolo Borsellino, si coniuga benissimo con il pericolo di un attentato alla "libertà di stampa" che si sta per legiferare in Parlamento. Forse non tutti sanno che é a rischio la libertà d'informazione nel nostro Paese. E mi riferisco al disegno di legge che il siciliano ministro della Giustizia, Agelino Alfano, ha presentato, battezzandolo con il nome di ddl sulle intercettazioni. Di fatto è un imbavagliamento alla cronaca giudiziaria. Di fatto è una cancellazione della giudiziaria - se verrà così com'è approvato per legge - dalle pagine dei giornali, da quelle televisive e dai settimanali. Se si prende l'articolo 2 di questo disegno di legge, che tutti i politici continuano a chiamare sulle intercettazioni, che però va ben al di là delle intercettazioni, la libertà di informazione risulta davvero a rischio in quanto si dispone il divieto della pubblicazione, anche parziale, per riassunto o nel contenuto di notizie relative a fatti giudiziari. E questo vale anche per gli atti delle indagini preliminari nonché per quanto acquisito al fascicolo del pm o del difensore, anche se non sussiste più alcun segreto. Vuol dire che per mesi, se non per anni, non si potrà scrivere nulla, forse solo il nome dell'indagato, ma non il capo d'accusa, non il reato, né gli elementi dell'accusa né della difesa, e questo vale per tutto, per la mafia, gli omicidi, le rapine, la malasanità. Un danno alla democrazia del nostro Paese. Un danno ai cittadini.
Mi chiedo, anche se in cuor mio potrei avere già la risposta, a chi può giovare tutto ciò, visto che viviamo in un Paese in cui abbiamo ancora bisogno di sapere, conoscere e approfondire le malefatte che si verificano ogni giorno, non solo nei palazzi pubblici.
Occorre svegliarsi in fretta dal sonno profondo in cui qualcuno vuole sistemarci.
Lirio Abbate

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