mercoledì 6 agosto 2008

Intervento di Rita Borsellino a Il profumo della Libertà




Palermo, 25 luglio 2008



Mi spiace non potere essere lì con voi oggi. Un problema al ginocchio mi costringe a restare a casa e a limitare al massimo gli impegni pubblici. Una costrizione che per me in questi giorni, in queste settimane, è ancora più gravosa da sopportare. Qualche giorno fa è stato il sedicesimo anniversario della Strage di Via d’Amelio. Come ogni anno questo ha significato per me il riacuirsi della nostalgia e del dolore per la perdita di Paolo, ma ha significato quest’anno più degli altri anni, anche una grande sofferenza per il clima che stiamo vivendo.

Perché oggi Paolo e Giovanni sono eroi di tutti ma ieri erano nel mirino, ieri sono stati lasciati soli ed accusati di essere professionisti dell’antimafia. Accuse che sento tornare in questi giorni e che anzi vengono estese a tutta la magistratura. C’è un clima di forte scontro tra governo e magistratura e c’è un tentativo, neppure troppo nascosto, di confondere le carte, di mescolare fatti, nomi, persone, cose da destabilizzare anche certezze acquisite e consolidate. Così, da una parte si commemorano i martiri della giustizia ma si decide di martirizzare tutta la magistratura. Si chiamano eroi Paolo e Giovanni ma si definisce eroe anche un mafioso come lo stalliere di Arcore, Mangano.

E ancora: si confeziona l’immunità parlamentare per le più alte cariche dello Stato così da evitare i processi del presidente del Consiglio, e si frenano indagini e mondo dell’informazione con una norma contro le intercettazioni che renderà più difficile la ricerca della verità nel nostro Paese. Trovo tutto questo di una gravità inaudita e mi fa piacere che in questa iniziativa se ne parli insieme. La lotta alla criminalità organizzata è fatta di tante sfaccettature ed ha bisogno dell’impegno di ognuno. Mio fratello diceva: “ognuno per quello che sa e per quello che può”. Oggi serve uno sforzo maggiore, un impegno più forte: da parte delle forze sane all’interno della politica, dei cittadini, dell’associazionismo, dell’informazione. Appuntamenti, momenti come quello che avete organizzato, servono a fare incontrare chi è convinto che la sfida contro la mafia possa essere vinta. Un saluto a tutti voi e a Don Ciotti. Andiamo avanti tutti insieme. Con Pazienza e Tenacia. Facendo sentire la nostra voce. A presto,

Rita Borsellino

Nessun commento :