martedì 3 luglio 2007

La realtà di korogocho



Korogocho è una delle più grandi, tra le numerose baraccopoli di Nairobi, la capitale del Kenya.E' un'area di 1,5 kmq situata a pochi km dal centro della città.Al suo interno sopravvivono quasi 200.000 persone stipate in baracche di fango e lamiera, quasi sempre prive di energia elettrica, acqua e fognatura.Korogocho è situata, come molti altri insediamenti non ufficiali, su terreno di proprietà del governo ma la maggioranza delle persone che vi abitano deve pagare l'affitto della baracca.Gran parte delle persone che vivono a Korogocho sono sfollati vittime di precedenti sfratti in altre aree urbane di Nairobi e non solo; molti provengono da altre baraccopoli come Dandora, Kibera, Mathare e Pumwani.I redenti non hanno alcun titolo sulla terra dove vivono, hanno soltanto un permesso di occupazione temporanea assegnato dal responsabile del governo per il quartiere.Le baracche sono attaccate le une alle altre, divise soltanto da viottoli angusti che sono, allo stesso tempo, fogna e scolo. Le strade sono impraticabili durante le piogge o estremamente polverose negli altri periodi dell'anno. L'immondizia viene accumulata a lato delle strade dove spesso viene direttamente bruciata.La mancanza di acqua potabile rimane uno dei problemi più gravi di Korogocho, unitamente alla mancanza di infrastrutture, opportunità di lavoro, programmi d'istruzione, elettricità e appropriate misure igieniche.Adiacente alla baraccopoli si trova la collina del mukuru la grande discarica di Nairobi che costituisce una risorsa di sopravvivenza per i molti adulti e bambini che rovistando trovano di che sfamarsi e di che sopravvivere.Chi riesce a sopravvivere deve fare i conti con il problema dell'AIDS e della mancanza di cure mediche adeguate.È una tragedia immensa quella dell’aids in Africa. La conferenza di Durban (Sudafrica), tenutasi agli inizi di luglio, ne ha rivelato tutta la drammaticità. “L’epidemia dell’aids è la peggior catastrofe sociale dopo lo schiavismo – ha affermato la conferenza – è la più seria malattia infettiva di tutta la storia umana”. E il continente più minacciato è l’Africa. Dei 34 milioni di malati di aids, 24 milioni sono in Africa. In Kenya ogni giorno muoiono 500 persone di aids. Il Kenya è al 5° posto nella classifica mondiale. Le conseguenze sono devastanti. In Uganda i morti di aids hanno già lasciato un milione e mezzo di orfani. E tutto questo avviene in un continente dove almeno 300 milioni di persone sopravvivono con meno di 1 un dollaro al giorno! I poveri non possono permettersi il lusso delle medicine anti – aids che i ricchi usano! È questa l’ingiustizia profonda (che fa un male boia!) che si sperimenta a Korogocho. Solo i ricchi possono sopravvivere con l’aids, i poveri sono condannati a morire. È stato questo il lavoro splendido di padre Arcadio Sicher, francescano, che per due anni ha assistito i nostri malati. È stato un dono grande per noi e per la gente.

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