lunedì 16 giugno 2008

Informare alla legalità - incontro a Jesi con Marco Travaglio



Continua L'appuntamento con "le vie della legalità"
"INFORMARE ALLA LEGALITA'"
incontro con MARCO TRAVAGLIO
presenta Valentina Conti
modera Matteo Secchi


L'appuntamento è per giovedì 19 giugno in Piazza della Repubblica alle ore 21.15

"Le vittime della censura non sono soltanto i personaggi imbavagliati per evitare che parlino.

Sono anche, e soprattutto, milioni di cittadini che non possono più sentire la loro voce per evitare che sappiano"

Marco Travaglio

Marco Travaglio è nato a Torino nel 1964. Conseguita la maturità classica al Liceo Salesiano Valsalice di Torino si è laureato prima in Lettere con indirizzo moderno e settore storico, e poi in Storia contemporanea presso l'Università degli studi di Torino.

Ha cominciato la propria attività come giornalista free lance in piccole testate di area cattolica, come "Il nostro tempo". Con lui c'era anche Mario Giordano:
Collabora a Wikiquote « Me lo ricordo. Arrivò tutto bello grassottello da Canelli con le guanciotte bianche e rosa. Era bravo. »


Lì conobbe Giovanni Arpino che, nell'ottobre del 1987, lo presentò a Indro Montanelli il quale, alla vigilia di Pasqua del 1988, lo chiamò a collaborare al Giornale:
Collabora a Wikiquote « Gratis, naturalmente. Anzi dovrai versarmi qualcosa tu per l'onore che ti faccio »


Ricorda Travaglio:
Collabora a Wikiquote « Ho fatto l'abusivo al Giornale come vice-corrispondente da Torino dall'87 al '92. Il corrispondente era Beppe Fossati, bravo e simpatico, ma con poca voglia di lavorare. A volte scrivevo pure i suoi articoli e lui mi dava cinquantamila lire al pezzo. »


Quando, nel 1994 Montanelli lasciò il quotidiano che aveva fondato venti anni prima, lo seguì, con altri cinquanta redattori, nella breve esperienza de La Voce.

La sua principale area di interesse è la cronaca giudiziaria, dalle questioni legate all'antimafia, ai fenomeni di corruzione, a partire dalla cosiddetta inchiesta Mani pulite, sviluppata sotto forma di indagini e raccolte storico-giornalistiche. Più di una volta i suoi articoli hanno suscitato le ire dei politici, spesso senza distinzione di schieramenti. Tra i suoi "nemici giurati" c'è Massimo D'Alema, che non gli perdona le accuse alla"Sinistra degli affari, entrata in parlamento con le pezze al culo per uscirne milionaria", tanto da etichettarlo come "spazzatura" in una trasmissione televisiva. Durante la trasmissione "Otto e mezzo" di Giuliano Ferrara, l'ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga ha detto a proposito di Marco Travaglio: "Travaglio ha tutta la prepotenza e l'arroganza del fascista". Fausto Bertinotti ha detto che Travaglio gli fa venire l'orticaria, mentre Berlusconi, in una puntata di "Porta a Porta" ha detto che "Travaglio è un animale a se stante". Ma le critiche di Marco Travaglio spesso si rivolgono anche ai suoi colleghi: ha definito "Porta a Porta" un'arma di distrazione di massa e "Ballarò" un programma a sovranità limitata. Mentre di Gad Lerner ha detto che "Gad ha tanti pregi ma non il coraggio".

Prima del 2001 ha pubblicato sul settimanale il Borghese, in versione integrale e a puntate, le intercettazioni telefoniche fatte dalla polizia al movimento Lotta Continua (inclusi Gad Lerner, Giuliano Ferrara, Andrea Marcenaro e Luigi Manconi) il giorno seguente l'arresto di Adriano Sofri per l'accusa dell'Omicidio Calabresi. Secondo Dagospia, "nei nastri registrati dall'autorità giudiziaria se ne sentono di tutti i dolori e colori. Tale iniziativa ha causato insofferenza nei confronti del giornalista da parte di numerosi ex movimentisti di allora, ivi incluso Flores d'Arcais.[1]

Il 14 marzo 2001 durante un'intervista nella trasmissione Satyricon, ideata e condotta da Daniele Luttazzi, presenta il suo libro L'odore dei soldi, due mesi prima delle elezioni, successivamente lo showman che lo aveva ospitato viene allontanato dalle reti televisive. L'intervista scatenò dieci citazioni a giudizio intentate nei confronti del giornalista, tutte quelle arrivate a giudizio risoltesi con l'assoluzione per l'imputato e la condanna dei querelanti al pagamento delle spese processuali.

Dal 14 settembre 2006 è ospite fisso nella trasmissione di approfondimento giornalistico Anno Zero, condotta da Michele Santoro, dove conduce una rubrica dal titolo Arrivano i mostri.


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